Perché il Milan indossa ancora il Badge of Honor? Un motivo di vanto, un buon auspicio o un elemento estetico?

Il Badge of Honor (BoH) è stato introdotto all'inizio dell'edizione 2000-01 della Champions League per celebrare i club che hanno nella loro bacheca una copia originale della coppa dalle grande orecchie - riconoscimento che spetta solo a chi vince almeno cinque Champions League o ne conquista tre di fila. Solo sei squadre rientrano in questo novero: il Real Madrid (13 CL, 5 consecutive), il Bayern Monaco (6 CL, 3 consecutive), il Liverpool (6 CL), l'Ajax (4 CL ma 3 consecutive), il Barcellona (5 CL) e ovviamente il Milan (7 CL). I successi Rossoneri degli anni 1969, 1989, 1990, 1994, 2003 e 2007 garantiscono il BoF al Milan, che però lo utilizza ovunque. A differenza dei colleghi pluridecorati, il club milanese gioca tutte le partite indistintamente con la patch sulla manica sinistra: Serie A, Europa League e Coppa Italia.

Le interpretazioni della scelta del Milan sono diverse: c'è chi sostiene che la patch motivi i giocatori a dare il meglio; c'è chi crede che esteticamente il badge conferisca alla maglia una valore maggiore; c'è chi pensa sia solo di buon auspicio, sognando di nuovo notti magiche in Europa. La verità è che non esiste una reale spiegazione ad una scelta misteriosa da parte di una società fiera e orgogliosa dei suoi traguardi.