
Come Macron è diventato il primo brand sportivo in Italia Cosa c'è dietro l'ascesa di un marchio che sta conquistando il mercato calcistico
Tra i brand che si stanno facendo largo in uno degli universi più concorrenziali dello sport business c'è un'eccellenza italiana. Macron, per il quinto anno di fila, si conferma lo sponsor tecnico con il maggior numero di club nel campionato italiano di calcio grazie agli accordi con Bologna, Lazio, Udinese, Verona e Sampdoria. L'azienda emiliana ha avuto crescita esponenziale negli ultimi 10 anni, con progetti e idee che hanno di fatto cambiato la reputazione e la considerazione del marchio. Una crescita che supera i confini nazionali: Deportivo La Coruña, Club Brugge, Stoke City, Millwall, Real Sociedad, Stella Rossa sono solo alcune delle 21 squadre che a livello europeo vestiranno Macron, oltre nazionali come Bielorussa, Andorra, San Marino e Albania. Non sono club e federazioni di primissima fascia, ma il forte legame con la comunità locale basta e avanza a Macron per costruire qualcosa di interessante.
Le strategie di Macron non sono così distanti da quelle dei grandi brand della fashion industry legata all'outdoor. Salewa, Arc'teryx e Patagonia sono tre marchi che non hanno mai percorso la strada del mainstream - quella che porta il prodotto performance fuori dal contesto sportivo - mostrando al mondo un'integrità che altre aziende non hanno o che hanno strategicamente messo da parte. Un punto di relativa debolezza si è trasformato in un punto di forza. Un percorso che conosce bene Macron, che rinuncia consciamente ad un approccio più fashion per far presa sui club e fornire loro il miglior prodotto performance possibile.
Un piano d'azione che può convincere o meno, che può essere condiviso o meno in un mondo che tende a far incontrare universi paralleli e a far comunicare mondi distanti tra loro, ma restano i numeri, restano i grandi risultati di un'eccellenza italiana e, soprattutto, resta la strategia vincente di uno dei brand in ascesa.