Guida completa al cambio di stagione estivo L'arte di dare ordine al proprio guardaroba seguendo alcune semplici regole

Dopo aver trascorso l’inverno più lungo della storia della nostra generazione scrollando le home dei social, è di nuovo il momento di uscire e brillare nei nostri outfit preferiti. Ma cosa succede se quando riapriamo l’armadio le aspettative non corrispondono ai nostri “salvati” di Instagram o alla nostra wishlist di Farfetch? Se il nostro stile fosse cambiato durante la quarantena, tra una sessione di yoga ed un banana bread, ed il nostro armadio non ci rispecchiasse più? La classica situazione “armadio pieno e nulla da mettere” è frustrante e colpevole di aumentare confusioni di stile e insicurezze fisiche, creando un circolo vizioso che ha effetto su come ci relazioniamo con il mondo esterno. La soluzione c’è ed è ad un passo dal solito riordino dell’armadio. Non occorre acquistare chili di abiti e accessori nuovi per avere un armadio estivo che ci rappresenti, basta prendersi un pomeriggio di pausa e fare un “revamp” dell’armadio.

Il closet revamp è un processo di riorganizzazione dell’armadio tramite cui riscoprire e valorizzare i capi della nostra collezione, liberandoci di ciò che non ci rappresenta più, con lo scopo di avere un armadio pieno di capi che ci facciano sentire sicuri di noi stessi. La tradizione del cambio di stagione prende un twist divertente con questo metodo, che non solo fa pulizia ma ristabilisce gli equilibri tra basics e essentials, due categorie di vestiti che spesso confondiamo tra loro. D’altronde lo shopping da fashion-victim che insegue i trend è una pratica impulsiva ed inquinante, visti i costi ambientali del fast fashion che comunemente tutti acquistiamo. Fare incetta di vestitini prendisole e accessori per poi scoprire di averne già mille scatole piene, è inutile e dispendioso. Dare valore a ciò che possediamo già è una coccola sia per il portafoglio, che per l’ambiente. Scopriamo come.

Basics ed essentials

Qual è la differenza? I basics sono quegli indumenti e accessori neutrali, di un unico colore o al massimo bicolore, privi di fantasie o dettagli troppo evidenti. Un paio di jeans, una t-shirt bianca o un crop top color carne sono dei basics perfetti. Così come una borsa a tracolla nera o dei le sneakers bianche. Questa tipologia di capi si contraddistingue perché funge da colonna portante di ogni armadio che si rispetti: un outfit fatto di basics è efficace e coerente senza bisogno di alcun extra. Ma per aggiungere un tocco di brio e personalità al nostro look quotidiano, gli extra servono eccome. Ecco che subentrano gli essentials, quei capi jolly, colorati e pieni di dettagli che implementano e arricchiscono ogni ensemble che componiamo. Gli essentials rendono possibile comunicare qualsiasi mood. Con un semplice dettaglio è possibile uscire e sentirsi hype come Billie Eilish o sexy come Dua Lipa, basta metterci fantasia e inventiva. Via di occhiali giganti e mini-bags, chunky sneakers, bandane, gioielli, e chi più ne ha più ne metta. In ogni armadio dovrebbero coesistere in modo equilibrato queste due tipologie di capi ed accessori, per ottenere look sempre soddisfacenti ed efficaci.

La moda non è solo divertimento, ma anche rappresentazione di se stessi. È facile perdere la bussola tra i mille stimoli che assorbiamo ogni giorno ed avere un armadio che funga da punto fermo è un grosso punto di partenza per non perdersi di vista.