Le squadre di Euro 2020 con i font nazionali Bodoni per l'Italia, Futura per la Germania, Johnston per l'Inghilterra

Durante l'ultima pausa per le Nazionali sono state annunciate le prime maglie di alcune partecipanti a Euro 2020, tra le quali i nuovi kit adidas di Spagna, Belgio e Germania o quello PUMA dell'Italia. I nuovi design di adidas non hanno convinto, a causa di un concept ispirato all'arte troppo vago e debole, sviluppato in modo troppo simile per tutte le Nazionali. PUMA ha dimostrato invece di essere in un momento storico di grande creatività rispetto alle maglie da calcio, presentando kit equilibrati nel design e nei colori, con idee alla base semplici, solidi ma ben realizzati, su tutti il "Renaissance kit" degli Azzurri.
Da parte di entrambi i brand non ha convinto il fatto di aver scelto un unico font per tutte le squadre, limitando le qualità espressive e artistiche di un elemento determinante all'interno delle maglie, che occupa tutto il retro delle jersey comparendo anche sui pantaloncini. Unica squadra per la quale è stata fatta un'eccezione è la Svizzera, per la quale PUMA ha optato per un font insolito ma coerente con la storia della nazione, famosissimo e nato proprio a Zurigo nel 1957, dalla mano di Max Miedinger: l'Helvetica

Con i gironi ormai decisi e in attesa di vedere come saranno i nuovi kit Nike, nss sports ha deciso di provare a pensare come sarebbero le maglie di Russia, Inghilterra, Germania, Italia, Olanda e Francia se venissero utilizzati font nati dentro ai propri confini. L'effetto è quello di ricreare kit originali, con più personalità e che possano distinguersi in campo per i valori che incarnano, ridando importanza ai font, elemento ingiustamente trascurato dai brand e dalle squadre nelle ultime stagioni. 




INGHILTERRA - Johnston

Più che un font vero e proprio l'idea di adidas potrebbe essere quella di rielaborare l'alfabeto Cirillico, sí comune a tutte le lingue slave ma caratteristico della pubblicistica e dell'arte di avanguardia russa di inizio '900. Le origine dei caratteri risalgono al IX secolo circa e grazie al suo fascino negli ultimi anni ha avuto un largo utilizzo anche nell'industria della moda e dello streetwear, grazie alle collezioni per Balenciaga e Vetement di Demna Gvasalia, a Gosha Rubchinsky e Heron Preston. 
La scelta di adidas sarebbe potuta cadere su una occidentalizzazione dell'alfabeto cirillico, sfruttando il legame sempre più stretto con lo streetwear e con la Prem'er Liga russa, in cui i nomi dei calciatori sono inseriti con l'alfabeto locale.