
Sostenibilità gorpcore, la moda consapevole secondo Nicole McLaughlin Abbiamo incontrato la designer in occasione del workshop parigino di Diemme
Il progetto creativo di Nicole McLaughlin non sembra avere limiti. Sa trasformare una vera pallina da tennis in una tazzina da tè, delle buste di caramelle gommose in bermuda, dei Tamagotchi in un paio di occhiali. La sua carriera, lanciata nel 2019 dopo aver lasciato una posizione da Reebok, l’ha portata a collaborare con il mondo della musica e dell'alta moda, ottenendo le attenzioni di artisti del calibro di Pharrell Williams, J Balvin e ASAP Mob, e partnership esclusive con brand rinomati, tra cui Gucci, Arc’teryx, Prada, e Hermès. Ma la fama non l’ha cambiata: continua tutt’ora a muoversi per cause sociali e ambientali, vendendo la maggior parte delle sue creazioni su aste di beneficienza. Con il “repurposing” di materiali di scarto e oggetti trovati in casa o nei thrift shop, McLaughlin insegna alle nuove generazioni come lo stile e la sostenibilità possono convivere, trovando modi sempre più innovativi per creare abiti e scarpe su misura, unici nel loro look.
Le tue creazioni sono state apprezzate da Travis Scott, Pharrell Williams e dalla tua collega Gab Bois. Pensi che la moda sia davvero così elitaria come viene dipinta?
Un certo livello di moda è finanziariamente elitario, ma non lo è lo stile. L'accessibilità della moda tramite eBay, Grailed, negozi dell'usato e siti di noleggio aiuta a colmare il divario di accessibilità economica e generale.
Ti piacciono i materiali, sperimenti con tutto, anche con il cibo. La tua attuale ossessione?
Adoro comprare cianfrusaglie.
La sostenibilità ambientale e l'upcycling sono al centro del tuo pensiero, questo è certo. È una provocazione quando presenti oggetti funzionali in modo non convenzionale?
Non si tratta tanto di provocazione quanto di informare lo spettatore sul potenziale di un oggetto o di un materiale semplicemente aggiungendo una funzione diversa. E credo che la funzionalità esista in molteplici forme e modi.