
5 brand che riciclano materiali di scarto per produrre nuovi capi Il riciclo della polvere di marmo, degli scarti agricoli e del denim vintage
Negli ultimi anni la spinta alla sostenibilità ambientale dei brand è passata attraverso il riuso creativo di oggetti che prima avevano tutt’altra funzione (upcycling) oppure attraverso la trasformazione di materiali di scarto in capi completamente nuovi (recycling). Se Maison Margiela si è contraddistinta ampiamente - e in tempi non sospetti - come esempio del primo procedimento, le idee imprenditoriali dei founder di alcuni virtuosi brand sono riuscite a trasformare i materiali di scarto più distanti dal mondo tessile in sneaker e felpe rispettose dell’ambiente.
Il marmo di Fili Pari
Nella terra di mezzo tra recycling e upcycling c’è RE/DONE. Nato nel 2014 con l’intento di dare nuova vita al vintage denim, il brand negli anni si è contraddistinto per il lancio di collaborazioni sostenibili, che rivitalizzano l’archivio di alcuni brand storici, come accaduto con la maglia di cotone riciclato prodotta con Hanes. Dalla sua fondazione, RE/DONE ha raccolto più di 145.000 capi di abbigliamento Levi’s di seconda mano o destinati alla discarica, li ha scuciti e di nuovo riassemblati secondo nuovi disegni, permettendo ad essi di adattarsi ai nuovi trend e di riacquistare nuova vita.