
Le collaborazioni più importanti del 2021 secondo Lyst Da Yeezy x Gap all'hackeraggio di Balenciga e Gucci
Negli ultimi anni, la partnership è stata una strategia sempre più usata nel mondo del fashion: che si tratti di celebrità, influencer o di collaborazioni improbabili tra marchi diversissimi tra loro, la cooperazione consente ai brand di sperimentare nuovi design ed estetiche, ma soprattutto di attrarre una nuova clientela, sfondare in un mercato altamente competitivo e creare una destabilizzante ondata di domanda. I rivenditori di lusso sono sempre più aperti all'idea di rendere il loro marchio più accessibile a una fascia demografica più ampia di clienti attraverso collaborazioni con giganti mainstream e high street, al fine di guidare le vendite e il coinvolgimento, con collezioni esclusive e gemme in edizione limitata a soddisfare una crescente domanda di "novità", più comune tra i consumatori della Gen Z. Un matrimonio di menti che evoca infinite possibilità creative, Elsa Schiaparelli e Dalí o Vivienne Westwood e Keith Harring, ma anche pratiche. Le etichette più piccole ricevono un booster di denaro o una sorta di tutoraggio quando lavorano con grandi marchi (non ultimo Ader Error per Zara), mentre etichette un tempo dimenticate (come UGG o Crocs) ricevono una seconda vita grazie alle collaborazioni con i giganti dell'hype. Il 2021 è stato l'anno dell'unione tra colossi, spesso parte degli stessi gruppi finanziari, che per fronteggiare la crisi dei mercati dovuti al Covid hanno pensato di cancellare la regola non scritta per cui una collaborazione tra big non si potessero davvero fare: Dior e Sacai, Jean Paul Gaultier e Sacai, Versace e Fendi, Gucci e Balenciaga, Gucci e North Face, ma anche Miuccia Prada e Raf Simons. Ecco le collaborazioni più di successo del 2021 secondo i dati di Lyst:
1. Yeezy x Gap
La collaborazione di fascia alta - in realtà “hacking” - tra le due storiche maison ha debuttato ad aprile durante la sfilata Aria di Gucci in occasione del centenario della maison. Nei due mesi dopo il debutto in passerella c'erano più di 5.000 ricerche giornaliere per la collaborazione che ha impostato il modello da seguire per le partnership tra big e che ha portato Fendi ad unire le forze con Versace a settembre. Nel 2021, Gucci ha chiuso il cerchio offrendo una collezione ricca di riferimenti all'equitazione - fruste, cappelli a forma di sella e stivali da equitazione - alla sensualità dell'archivio di Tom Ford si è aggiunto il linguaggio onirico di Alessandro Michele, attraverso i piercing al setto, borsette a forma di cuore sanguinante e persino un cincillà come accessorio, il tutto raddoppiando dalle totalità co-branded, dalla bi-logomania e le le iconiche silhouette di Balenciaga. Un tripudio di elementi di fronte al quale i più hanno storto il naso, ma come tutte le collaborazioni di alto profilo (o gli hacking, in questo caso) come LV x Supreme, i loghi sono finalizzati ad un gioco di potere, che dimostra come i due marchi possono unire le forze per mantenere la loro presa culturale con due mani invece di una.