
I raver anni ’90 della collezione SS22 di Celine Homme Preparate i vostri jeans oversize e le vostre giacche di paillettes
L’ultima sfilata di Celine Homme andata in scena ieri con un video girato sull’ Île du Grand Gaou, nel sud della Francia, ha portato nel repertorio di Hedi Slimane un piacevole caos, come quello che si potrebbe vedere in un rave sulla spiaggia. Motocross, voli acrobatici sulle rampe, bastoni che volteggiavano in aria e il beat martellante della musica della californiana Izzy Camina hanno accompagnato uno show che, nonostante l’idilliaca ambientazione marittima, è stato un pulsante, fervido omaggio ai rave e alla clubbing culture. Tutte le greatest hits di Hedi Slimane erano presenti: stivali, pantaloni di pelle, giacche da biker in versione smanicata e giacche sartoriali ibridate a elementi rock. Eppure per questa collezione è avvenuto qualcosa di diverso: la proverbiale skinny silhouette di Hedi, quella che rivoluzionò il menswear aprendo le porte a quell’estetica rock che ancora oggi gode di un immenso successo si è rilassata e ha lasciato spazio a mega-jeans oversize nello stile dei celebri JCNO anni ’90, a camicie-tuniche e caftani di paillettes, all’oversize e, soprattutto, a una accentuazione della gender fluidity dei look – che però per Hedi non è affatto rivoluzionaria.
Come le ultime collezioni disegnate da Hedi, in ogni caso, questa è stata una delle meno nostalgiche – il designer ha trovato una nuova linfa vitale nell’esplorare le eclettiche culture giovanili di oggi e nel rievocare quelle di ieri con precisione ma senza mai tergiversare nel passato. La sua capacità principale rimane sempre e comunque quella di saper creare un prodotto infinitamente indossabile: anche se ovviamente nel corso dello show lo styling ha una piega più estrema per motivi artistici, l’audience già sa che una volta giunti in negozio i singoli capi sono dei classici. Infine, altra notevole capacità di Hedi, è quella di cogliere al volo e fare propri i trend, in questo caso quello del DIY, richiamato con la presenza di cappelli crochet, di decorazioni dall’aria homemade ma in realtà assai sofisticate come i ricami “scarabocchiati” su jeans e cappotti, le scritte sui blazer simili a spille da balia e le borchie punk.