
Come il grigio è diventato il simbolo di New Balance Il colore che ha raccontato la storia del brand, celebrato oggi con il Grey Day
Se è vero che i colori sono diventati i nuovi loghi dei brand di moda, New Balance potrebbe quasi dire addio a quella N leggermente inclinata sul lato delle sue sneaker, lasciando che sia una sola sfumatura di colore a rappresentare il brand. Glossier si è impossessato del Millennial Pink, Valentino ha creato un punto di rosso inconfondibile, New Balance ha elevato il grigio. Il successo legato a questa sfumatura, potenzialmente anonima, potrebbe sembrare fortuito, casuale, ma è in realtà il risultato di una mentalità ben precisa e strutturata, in cui anche un colore ha la capacità di raccontare un mondo, tanto da diventarne il simbolo, ancora oggi celebrato nell'annuale Grey Day, che quest'anno New Balance festeggia il 15 maggio.
New Balance ha sempre nuotato controcorrente, andando spesso nella direzione opposta rispetto ai suoi competitor, guidato da un modo di intendere la moda, le sneaker e lo sport in grado di anticipare trend e mindset. Negli anni Ottanta, mentre la scena sportswear e la sneaker culture si andavano a formare per come le conosciamo oggi, popolandosi dei primi capi tecnici declinati in colorazioni accesissime e di scarpe in toni fluo e colori sgargianti, in un tentativo disperato di farsi notare ad ogni costo, New Balance decise di puntare sulla classicità, nel miglior senso possibile del termine. Una famosa campagna per le New Balance 410 sottolineava infatti come il brand non avesse l'abitudine di cambiare modelli di scarpe ogni anno per abbinarle ai colori delle collezioni di Parigi. Da qui la scelta di produrre sneaker dalla qualità altissima - negli Stati Uniti o nel Regno Unito, come fa ancora oggi - con prezzi inauditi per l'epoca, e di proporle in toni neutri, versatili e adatte per ogni tipo di look e per questo perfette in ogni epoca e tempo, partendo proprio dal grigio. Nel 1982 venne messa sul mercato una sneaker che non ha bisogno di presentazioni, la New Balance 990, al costo di $100, un prezzo che non si era mai visto prima per una scarpa da running. Nel giro di sei mesi il brand ricevette più di 50mila ordini per quelle scarpe, dimostrando che la scommessa era stata vinta. La sneaker diventò il simbolo di New Balance e quel grigio, proposto in una silhouette che univa suede e mesh, più avanti andò ad incarnare un ideale di stile normcore, costruito attorno a pochi solidi capisaldi, creando un mito che continua ancora oggi.
Nel corso del tempo New Balance ha introdotti accenti colorati e ha sperimentato con sfumature nuove, ma quel grigio che l'accompagna dagli anni Ottanta è rimasto un benchmark di ogni collezione e di ogni stagione, diventando qualcosa in più di un semplice colore, trasformandosi nel simbolo più riconoscibile della storia e dell'heritage del brand. Una narrazione che va oltre il prodotto, e che si fa spesso curatoriale, alla ricerca di una nuova visione della moda, una direzione intrapresa da tempo con collaborazioni ispirate e riuscite, che hanno segnato in positivo gli ultimi dodici mesi, e su cui punterà ulteriormente con la nomina di Teddy Santis alla guida della linea Made in USA. New Balance non ha avuto bisogno di parole o di slogan per creare un linguaggio condiviso e riconoscibile, lasciando che fosse un semplice colore a raccontare un intero mondo.