5 scarpe che hanno fatto la storia della moda Dallo stiletto alle Pilgrim pump, dalle sneaker agli stivali

Dai sandali profilati in oro indossati da Cleopatra agli stivali cuissardes di Courrèges, dalle mules di velluto e seta del XVII secolo alle platform di finto coccodrillo di Vivienne Westwood nel 1993, dalle calzature con la suola in gomma naturale indossate da Enrico VIII per il relax alla suola waffle di Bowerman (Nike), quella delle scarpe è una storia che va oltre la semplice narrazione.
Le scarpe infatti, possono definire un momento storico, come quando nel 1943 - durante la seconda guerra mondiale - la Commissione per la produzione bellica americana ne annunciò il razionamento proibendo calzature bicolore, oro o argento, limitando il tacco da donna ad un’altezza massima di 14 centimetri e facendo eliminare tutto ciò che non fosse necessario. Le scarpe poi, definiscono anche la camminata di chi le indossa, come nel caso di Marilyn Monroe che per ondeggiare nell’andatura e mettere in risalto il suo corpo femminile si dice che si facesse realizzare una scarpa con un tacco più alto dell’altro - anche se probabilmente questo è solo un aneddoto. 

E poi c’è anche chi le scarpe se le è tolte, come Isadora Duncan, che si esibiva spesso nel gesto di buttarle via e rimaneva a danzare a piedi nudi. Che siano quindi stiletto, sandali o Chelsea boots, le scarpe non possono essere descritte come un semplice accessorio, ma piuttosto come simbolo, elemento narrativo e tratto distintivo della personalità di ognuno di noi. Ecco allora qualche cenno di storia su 5 tipologie di scarpe iconiche che hanno saputo far parlare di sé e di chi le ha indossate.

 

Lo stiletto

Potrebbe sembrare quasi assurdo pensare che già all’epoca di Enrico VIII si utilizzassero scarpe dalla suola in gomma naturale per i momenti di relax, eppure è così, la sneaker, che rappresenta per eccellenza la nostra contemporaneità, affonda le sue radici in tempi lontani, anche se fu conosciuta e indossata in tutto il mondo negli anni '80. Originariamente messa sul mercato con il nome di scarpa atletica, fu subito ribattezzata sneakers per la capacità di muoversi silenziosamente – to sneak – che si acquisiva indossandole. Nel 1917 Converse lanciò sul mercato la sua All Star, qualche anno più tardi i fratelli tedeschi Rudolf e Adolf Dassler crearono la loro attività di calzature per atleti, nel 1942 – dopo aver litigato – si separarono e fondarono adidas e Puma. Negli anni '70 poi, l’allenatore di atletica dell’università dell’Oregon Bill Bowerman e il campione di atletica Phil Knight iniziarono a disegnare scarpe e mettendosi in società fondarono Nike. Le sneakers iniziarono subito ad essere indossate da tutti come scarpa del tempo libero ed entrarono presto nel dress code quotidiano della maggior parte delle persone. Oggi i designer di tutto il mondo reinterpretano le varie tipologie di calzature cambiandole nella forma e reinterpretandole, eppure le sneakers, come affermano anche dagli archivi del V&A museum, sono le uniche scarpe che se pur reinterpretate sono rimaste costanti nella storia della moda.