Le vendite di LVMH e Kering sono crollate quasi del 30% durante il lockdown Le perdite sembrano superiori a quelle stimate dai due gruppi

La scorsa settimana Vogue Business hanno rivelato quali sono i brand che hanno guadagnato valore durante la pandemia: Hermès (+13% sul valore delle azioni alla borsa di Parigi) e Li-Ning (+8% sul mercato di Hong Kong), pochi altri brand nel mondo della moda sono stati in grado di resistere alle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Nello specifico, soltanto qualche settimana fa Burberry ha annunciato che le sue vendite sono crollate del 48%, seguito da quelle di Nike e adidas che sono calate rispettivamente del 38% e del 19%, mentre il gruppo Capri Holdings (a cui appartengono Versace, Michael Kors e Jimmy Choo), già in difficoltà, prevede nei prossimi mesi un ulteriore calo del 70%.

Dopo le stime iniziali del primo trimestre dell’anno, in cui la pandemia aveva già portato a un calo delle vendite stimato al 15%, le azioni dei due grandi gruppi concorrenti LVMH e Kering nel primo semestre dell’anno sono calate rispettivamente del 9% e del 14%. Un dato che si affianca a quelli altrettanto negativi sul crollo delle vendite, che per entrambi i conglomerati del lusso sfiorano la soglia del -30% rispetto al 2019.

Louis Vuitton Resort 2021
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Gucci Resort 2021
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Le nostre maison hanno mostrato una notevole agilità nell'attuare misure per adattare i loro costi e accelerare la crescita delle vendite online,” ha dichiarato Bernard Arnault, Presidente e CEO del gruppo LVMH; “Continuiamo a essere guidati da una visione a lungo termine, un profondo senso di responsabilità e un forte impegno per la protezione dell'ambiente, l'inclusione e la solidarietà. Nel contesto attuale, rimaniamo ancora più fermamente dedicati a mostrare progressi in questi settori.

Nonostante i cali, entrambi i gruppi non stanno perdendo lo slancio ottimista verso il futuro, sostenuto anche dai (seppur) deboli segnali di ripresa dopo la fine del lockdown. Solo per fare un esempio, Gucci ha appena lanciato una collezione ecosostenibile e la sua prima linea non binaria. Il lancio di quest'ultima collezione genderless, inaugurata sulla sezione di shop online del sito ufficiale, conferma inoltre l'importanza sempre più rilevante dell'e-commerce: gli ultimi mesi hanno cambiato radicalmente il modo di fare shopping anche nel mercato del lusso ed è prevedibile che i meccanismi dello shopping online andranno a influenzare sempre di più anche le strategie di marketing dei grandi gruppi e conglomerati del luxury fashion.