Hermès e Li-Ning sono gli unici brand ad avere guadagnato valore durante la pandemia Il prezzo delle azioni sta salendo: due strategie diverse con in comune la Cina

In uno dei primissimi giorni dopo la riapertura a maggio, la boutique di Hermès di Guangzhou in Cina ha fatturato un totale di 2,7 milioni di dollari - una cifra astronomica anche per uno store di lusso cinese. La notizia fece il giro del mondo infiammando il dibattito sull’impatto della pandemia sul fashion luxury: molti analisti sostenevano che si trattasse di un caso isolato, mentre i più ottimisti citarono l’episodio per dimostrare come il settore stesse tenendo duro. A distanza di due mesi dall’episodio e innumerevoli notizie e dati su cali di fatturati e vendite, Vogue Business ha pubblicato i dati finanziari sul valore delle azioni che chiariscono quali brand hanno sconfitto il lockdown e con quali strategie.

Hermès SS21
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Hermès SS21
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Li-Ning SS20
Li-Ning SS20
Li-Ning SS20
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Li-Ning SS20
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Li-Ning SS20
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Il governo cinese ha deciso di usare la moda per combattere una battaglia politica più ampia, i brand si stanno organizzando di conseguenza e quello che vedremo nei prossimi anni - salvo cambiamenti geopolitici improvvisi - è un mercato cinese diverso da quello europeo, su cui brand lanceranno diversi prodotti, praticheranno prezzi differenti armonizzand anche la comunicazione al consumatore (e alla censura) cinese.