Come il Covid-19 ha cambiato il mercato secondario della moda I trend del luxury second-hand secondo Vestiaire Collective

Negli ultimi anni, il mercato secondario del luxury ha avuto una crescita senza precedenti, democratizzando la moda per centinaia di migliaia di consumatori e diventando anche un’opzione smart e sostenibile per una community sempre più larga di utenti. Il mercato secondario del lusso, a differenza del primario, ha trovato un habitat perfetto nel mondo digitale, e tramite app e webstore sempre più fluidi e sofisticati è riuscito a svilupparsi anche attraverso i drammatici mesi del lockdown causati dalla pandemia di Covid-19 che ha invece causato enormi danni al mercato primario del fashion. 

Anche il vintage sembra essere una categoria in forte crescita, sia perché non influenzata dalla disponibilità come capita invece ai capi nuovi, sia perché consente agli utenti di avere più tempo per condurre ricerche sugli acquisti. Domina la classifica del vintage il Balenciaga dell’era di Nicolas Ghesquiere, seguito da Galliano, Margiela, Prada e Miu Miu. Cresceranno ancora le ricerche di brand sostenibili mentre un trend provienente dall’area del Sud-Est Asiatico è quello della capitalizzazione di beni-rifugio come orologi Rolex e Omega e capi di Hermès.