Il front-row sott'acqua nell'ultima sfilata di Balenciaga La passerella della show era allagata, così come le prime due file di posti

Quello della moda è un sistema che possiede i propri simboli e i propri miti. Uno dei più longevi, oltre che uno dei più importanti, è quello del front row: fin da sempre, chi è seduto in prima fila è più rilevante di chi viene fatto accomodare nella seconda. Ma quest’anno Balenciaga ha decostruito questo mito. Il set dello show creato da Nicke Bildstein-Zaar presentava infatti una passerella completamente allagata, con il livello dell’acqua che ricopriva le prime due file di posti – un  un potente messaggio politico sulla sostenibilità e sul riscaldamento globale i cui toni apocalittici erano rinforzati dallo schermo a led sospeso sulla passerella che riproduceva immagini di fiamme e nuvole minacciose. Ma oltre che uno statement relativo al fenomeno del cambiamento climatico, rendere inutilizzabili le prime file della sfilata, con gli ospiti più vicini alla passerella che rischiavano di essere spruzzati d’acqua a ogni passo fatto dai modelli, rappresenta una critica al “mito” della prima fila e del suo tradizionale simbolo di status.

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/ An incredible show by @demnagvasalia for @balenciaga FW2020 collection where he explored proposals for beauty towards the end of the world as he fused traditional dress codes like sportswear, erotica, goth & religion into one channel. The stage was flooded with water and models walked atop a platform and the ceiling was programmed with animated graphics to replicate atmospheric changes. - Uno spettacolo incredibile di @demnagvasalia per la collezione FW2020 di @balenciaga. Il designer ha esplorato le proposte di bellezza per la fine del mondo e ha fuso codici di abbigliamento tradizionali come sportswear, erotica, goth & religion in un unico canale. Il palco è stato inondato d'acqua, i modelli camminavano su una piattaforma e il soffitto è stato programmato con grafiche animate per replicare i cambiamenti atmosferici. #nssmag

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Lo statement nei confronti del fashion system è molto deciso: gli ospiti più importanti e più vicini alla passerella erano anche i più vicini al minaccioso livello dell’acqua, quasi a voler sottolineare che quanto si è più importanti all’interno del fashion system tanto più ci si deve ritenere responsabili per il danno che l’industria della moda arreca al pianeta. Questo show è il punto di arrivo delle precedenti riflessioni sul tema della sostenibilità e della società moderna portate avanti da Balenciaga e iniziate idealmente con il divano imbottito di scarti di fabbrica portato da Harry Nuriev all’Art Basel di Miami e proseguite prima con lo show SS20 del brand ambientato in una sala che ricordava il Parlamento Europeo e infine con la recente campagna-telegiornale in cui appariva la domanda “Where is the water going?” Lo show di ieri ha risposto riallacciandosi al tema dell'acqua e mettendo i fashion insiders non più di fronte ma dentro il problema facendo loro considerare come, davanti alla minaccia di un disastro ambientale, i concetti del glamour e dello status sociale sarebbero i primi ad “affondare”.

Insieme all’ultimo show di Gucci e alla presentazione del progetto Moncler Genius tenutisi a Milano, anche lo show di Balenciaga è stato uno di quelli in cui il set design sovrasta la collezione, quasi superandola per importanza, e portando il concetto di fashion show più vicino alla performance art che alla presentazione commerciale di una linea di abbigliamento di lusso.