
Il monogram di Saint Laurent Una nuova collezione di borse ci ricorda l’importanza dell’iconico logo della Maison francese
Se fino a qualche tempo fa la pelle scamosciata era un materiale riservato alla stagione fredda, oggi non è più così. Il tessuto diventa sinonimo di vintage, eleganza, raffinatezza e, per questo, risulta perfetto con ogni clima. Lo conferma Saint Laurent che lancia una collezione di borse per l’estate 2019 realizzate in suede: bucket, satchel e camera bag, declinate in nero e borgogna. Disponibili a partire da $ 1,850, le borse sono rese ancora più preziose dal monogram del brand, appositamente invecchiato per avere un look d’antan, stampato all over.
Così facendo, Slimane dà inizio a una tradizione oggigiorno consolidata nelle maggiori case di moda: modificare il proprio nome ogni volta che un nuovo designer dalla personalità importante assume il ruolo di creative director. È quello che è successo con l’arrivo di Galliano da Maison Martin Margiela, trasformato in Maison Margiela o con la nomina di Riccardo Tisci da Burberry con il nuovo font Sans Serif (carattere ultimamente scelto così spesso da far parlare di perdita d’identità dei loghi di moda).
Dal 2016 Saint Laurent è nelle mani di Anthony Vaccarello che, in pieno trend logomania, ha riportato l’iconica grafica YSL al centro dell’attenzione, elemento decorativo che rende speciali e fortemente identificabili orecchini, tacchi stiletto, borse.