
La review della collezione FW19 di Saint Laurent Silhouette scultoree, tinte fluo e self confidence
Piazza del Trocadero. Ai piedi della Tour Eiffel Anthony Vaccarello porta in scena il suo ennesimo omaggio a Yves Saint Laurent, tra ispirazioni allo storico profumo Opium e riferimenti alla collezione di haute couture della primavera 1971 Scandal.
In una notte illuminata ad hoc, la passerella si riempie di cloni di Betty Catroux, Bianca Jagger e Catherine Deneuve, donne forti e consapevoli del propri fascino che si vestono per loro stesse e per nessun altro. Scelgono silhouette dalle linee scultoree, dal sapore Eighties, con le spalle in primo piano che mettono in risalto i capispalla e i minidress scultorei. Giocano col menswear, con i cappotti sartoriali e i completi portati sulla pelle nuda (impossibile non citare il suit bianco che ricorda quello iconico di Bianca Jagger), ma urlano la loro femminilità con micro-shorts, bluse in seta trasparente, top in rete, abiti iper sexy, blazer in vinile, pantaloni dal taglio affilato e una pioggia di cristalli, maxi ruches, paillettes, fiocchi.