Giacomo Pagnone Università Iuav di Venezia

@giacomopagnone_

BA in Design della Moda, III anno

21 anni

Biella

 

Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Il tuo Istituto in che modo si è comportato? Quali sono secondo te i pro e i contro delle lezioni da casa?

Dipende dalla disciplina e la natura con cui essa viene trasmessa. Come avete potuto intendere per quanto riguarda i laboratori per me rimane migliore l’insegnamento in presenza, sia per una questione di confronto e scambio di energia con i docenti sia per alcune difficoltà tecniche nel mostrare il progetto. Per altre discipline invece ci sono delle problematiche che l’insegnamento a distanza ha risolto, per esempio la mancanza di posti a sedere in aula, la condivisione delle slide o anche l’ascolto della lezione con una buona qualità audio.

 

Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dalle conseguenze dell’isolamento. In qualità di consumatore ma anche in qualità di futuro addetto ai lavori, secondo te quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?

L’industria della moda non usa la creatività solo realizzando gli oggetti che produce, ma anche nella gestione e nel cambiamento del sistema a seconda delle varie esigenze. Questa situazione ha fatto fermare il mondo e ci ha dato la possibilità di osservare il nostro recente passato, io come molti mi sono reso conto che la moda aveva bisogno di rallentare e di essere, come è successo nel dopoguerra con Monsieur Dior, la rappresentazione dei bisogni e desideri che si respirano nel clima dell’umore delle persone. Come acquirente non comprerò più con leggerezza ma darò importanza ad ogni oggetto che vorrò far mio, come futuro addetto ai lavori sono molto curioso di vedere come si evolverà la storia della quale un giorno anch’io farò parte.

 

Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?

All’inizio è stata dura abituarsi alla nuova situazione, come studente di design della moda ho un mio mondo, fatto di sensazioni, storie e personaggi. E’ stato molto utile e fondamentale per me trovare il modo di immergermi per qualche momento della giornata in questo luogo, l’ho fatto guardando film, sfogliando libri di fotografi e scrivendo una storia immaginandomi i luoghi e i personaggi che li abitavano. La mente ha davvero mille risorse ed è in momenti come questi che ce ne si rende conto.