Adriana Dobanda Università Iuav di Venezia

@adriiana.do

Design della moda, III anno

23 anni

Bologna

 

Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Il tuo Istituto in che modo si è comportato? Quali sono secondo te i pro e i contro delle lezioni da casa?

Non dovendoci spostare, la quantità di tempo risparmiato non è indifferente, specie se pensata in una giornata “normale” al di fuori del lockdown. Il non poter interagire a 360 gradi con le altre persone ti tira giù di morale, in quanto in questo settore lo scambio di idee, il confronto e il consiglio sono all’ordine del giorno. Si sente notevolmente la mancanza dell’ambiente artistico.

 

Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dalle conseguenze dell’isolamento. In qualità di consumatore ma anche in qualità di futuro addetto ai lavori, secondo te quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?

Io non posso parlare in qualità di consumatore in quanto la maggior parte dei capi che uso sono fatti da me. Questo è dovuto al fatto che sono totalmente in disaccordo con le modalità di produzione intraprese al giorno d’oggi, che includono ad esempio lo sfruttamento minorile e non prendono in considerazione l’emergenza ambientale. Forse in primis rivaluterei le vere necessità della moda, del fast fashion in particolare. Spero si ritornerà ad avere dei ritmi più bilanciati e consapevoli.

 

Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?

La natura che è tornata ad essere presente è stata utile nell’ affinare la mia creatività. Lo stesso vale per la concentrazione e la riflessione sull’essenzialità delle cose. E’ un momento di pausa efficiente per mettere in ordine i pensieri e tutto il mio percorso di studi. Penso che la creatività dà i suoi frutti solo a seguito di stimoli, una situazione di isolamento, sconforto e morte non potrà che portare ad una nuova ricerca di bellezza e forme, con una consapevolezza maggiore che da un momento all’altro tutto potrebbe finire.