Michele Nigra Politecnico di Milano

Design della moda, I anno

19 anni

Castiglione torinese (Torino)

 

Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?

La mia quotidianità si è limitata a quelle che sono le mie passioni e i miei interessi: in primo piano le attività scolastiche, seguite poi dalla pittura, dalla consultazione di libri e siti inerenti a grafica e arte, e dalla musica, settore nel quale, dall’inizio di questa quarantena, ho deciso di inserirmi anche come “protagonista” iniziando a suonare il basso elettrico.

 

Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?

La soluzione per continuare a essere creativi secondo me consiste nello sfruttare il maggior tempo a disposizione per scoprire e cimentarsi in settori “diversi” per ampliare il proprio sapere e le proprie abilità (ed espandere a più ambiti possibili la creatività personale ); nonché potenziare le proprie capacità  e le proprie conoscenze in quelli in cui si ha già una certa padronanza.

 

Qual è la tua paura più grande in questo momento?

Non sfruttare al meglio questo slancio creativo iniziato in questo ultimo periodo in un futuro prossimo.

 

Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?

Sì, il futuro che immagino è un ritorno molto graduale alla normalità (sono convinto che la poca consapevolezza della gravità di questa situazione pandemica da parte di molti, politici in primis, porterà a ulteriori restrizioni) in cui in molti settori per poterlo fare dovranno studiare e attuare nuove soluzioni, che potrebbero essere un punto di partenza per inversioni di rotta a livello sociale, ambientale e economico.