Abbiamo fatto un deep dive nel mondo della prevenzione della caduta dei capelli Con Biancamaria Mancini dell'Istituto Helvetico Sanders

Abbiamo fatto un deep dive nel mondo della prevenzione della caduta dei capelli Con Biancamaria Mancini dell'Istituto Helvetico Sanders

La cura del cuoio capelluto è sulla bocca di tutti, finalmente. I marchi di nicchia ci avevano pensato prima, ma è stato il 2024 l'anno in cui tutti hanno deciso di lanciarsi nella mischia. Qualche esempio? Dove ha introdotto una nuova collezione dedicata a cuoio capelluto e capelli, L'Oréal ha rilanciato la sua linea CeraVe anti-forfora. Basti pensare che anche Beyoncé e Rihanna hanno lanciato delle linee dedicate alle nostre chiome, Cécred e Fenty Hair. Con i prodotti per la cura del cuoio capelluto arrivano anche quelli per i capelli e... per la loro perdita e per il loro diradamento. Le vendite, come spesso accade, hanno seguito il trend: i prodotti contro il diradamento e la perdita dei capelli secondo Circana sono cresciute del 34% nel 2024 rispetto al 2023. Le novità più in voga? Olii per capelli e prodotti con ingredienti fermentati, che riequilibrano il microbioma.

I consumatori si interessano alla cura dei capelli e alla prevenzione della loro caduta

Negli Stati Uniti, però, come rileva Business of Fashion, le regolamentazioni del settore non sono al passo con questa crescita, mentre i consumatori - di contro - diventano sempre più informati e consapevoli. Tra i temi di rilievo in questo tipo di mercato, infine, segnaliamo prodotti rilassanti e liscianti per capelli ricci e molto ricci e per ritardarne la caduta. Proprio su questo ultimo punto ci siamo voluti concentrare, facendo delle domande alla dottoressa Biancamaria Mancini, R&D dell'Istituto Helvetico Sanders, che da più di 35 anni sviluppa protocolli per rinforzare i capelli e stimolare la ricrescita operando con tecnologie innovative. A partire dalle basi.

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Di conseguenza: c’è stata una crescita (anche economica) nel mercato dei trattamenti per gli uomini?

Attualmente, circa il 30% del target sofferente o lieve (7.1 milioni di italiani) è interessato ad intraprendere un percorso tricologico per la prevenzione o trattamento. I più propensi sono quelli con i primi segni di sofferenza (3.6 milioni di italiani). Certamente è un mercato in crescita sia economica che di servizi da offrire. La ricerca scientifica e la tecnologia in fase di sviluppo saranno l’ulteriore carburante di questa crescita.

Cosa c’è nel futuro dei trattamenti per la perdita dei capelli?

Il futuro è nella prevenzione e nel trattare il cuoio capelluto con una scalp care settimanale. Noi di Istituto Helvetico Sanders abbiamo costituito una scalp routine che permette a cute e capelli di mantenere nel tempo il benessere necessario alla bellezza della chioma. Il futuro poi è nella tecnologia che permette analisi e diagnostica sempre più precise, con un approccio multidisciplinare e protocolli avanzati che mettono il paziente al centro fornendo trattamenti personalizzati che sfruttano l’epigenetica, lo stato infiammatorio e di stress ossidativo e ora anche la medicina rigenerativa e trapianto di capelli senza cicatrici visibili e con effetti naturali.