
L'irresistibile fascino delle città vuote Sette fotografi sparsi per il mondo hanno fotografato il luogo in cui vivono in tempi di lockdown
In queste settimane di lockdown la casa è diventata un rifugio, uno scudo, un porto sicuro, il luogo protetto per eccellenza da cui nascondersi dal mondo. Intrappolato tra le familiari mura di casa, lo sguardo vaga, perennemente animato dalla voglia di evasione.
Sparsi in tutto il mondo, fotografi e creativi si sono ritrovati soli con le loro macchine fotografiche, con poche alternative se non puntare l'obbiettivo verso l'esterno, quello spaventoso 'fuori' che è diventato il mondo affetto dalla pandemia. Hanno visto le strade della loro città svuotarsi, lasciate solo in balia delle stagioni; alla desolazione, affascinante e malinconica, è subentrato un timido ritorno alla vita, fatta di corpi che si allenano, volti coperti da mascherine che tornano ad interagire con altri, incontri aspettati a lungo, passeggiate solitarie sotto la pioggia.
nss magazine ha chiesto a sette fotografi sparsi per il mondo di mostrarci la loro città attraverso la loro finestra e il loro obbiettivo.
Takis Zontiros
@takis_zontiros
Londra, Regno Unito
"Nonostante la quarantena sia ancora in atto, a Londra è arrivata la primavera e la temperatura si è alzata. Il mio quartiere è molto tranquillo, le persone escono solo per attività necessarie e indispensabili, che mai come oggi sono vitali. C'è uno strano contrasto tra il desiderio di uscire e la paura di lasciare casa.
La mia ragazza dice che assomiglio a un gatto, per il tempo che passo davanti alla finestra. Dalla mia finestra riesco a vedere lo skyline di Londra, il che mi rende molto ottimista, ma anche magazzini e parcheggi dietro casa mia, una visione che mi riporta alla realtà."